Tutto ciò che siamo è il risultato di ciò che pensiamo. (Buddha)
Ciò che turba gli uomini non sono i fatti, ma i giudizi sui fatti. (Epitteto)
La nostra libertà di scelta non è tra le cose, ma tra i significati che noi conferiamo alle cose, per cui noi siamo liberi perché siamo donatori di senso e perché scegliamo in base al senso che diamo. Questo è il motivo per cui non c'è nulla che possa limitare la nostra libertà se non ciò che essa stessa ha determinato come limite, nel momento in cui ha attribuito a tutte le cose il loro significato. (Galimberti)
Nessuno nega l'esistenza della Realtà in sé e per sé, semplicemente si ritiene che essa sia inconoscibile, a causa dei limiti fisiologici e neurologici, sociali e culturali, individuali e personali di ogni soggetto. Ciò che ogni essere umano costruisce e ricostruisce continuamente rapportandosi con gli altri e con l'ambiente esterno non è la REALTA', ma il suo MODELLO DI REALTA' (o in termini fenomenologico-esistenziali la sua "Visione del Mondo"). Tutto ciò fu sintetizzato brillantemente da Alfred Korzybski con la celebre espressione: "LA MAPPA NON E' IL TERRITORIO".
Certo esistono anche le EVIDENZE SENSORIALI, come ad esempio può essere un'improvvisa sensazione di Dolore o un inaspettato senso di Piacere, quelle che Paul Watzlawick definisce "REALTA' DI I ORDINE", ma ciò non toglie che appena dopo aver provato una certa sensazione, ciascuno di noi la percepisce e le attribuisce un Significato potenzialmente diverso uno dall'altro, per cui ciò che cambia, individualmente e socialmente, è la Differente Modalità di Rapportarsi ad un certo piacere o dolore dotando loro di un certo tipo di Senso, ossia ciò che Watzlawick chiama "REALTA' DI II ORDINE".
Le nostre MAPPE incominciamo a costruirle sin da piccoli per muoverci nel Mondo nel quale ci ritroviamo ed ovviamente esse sono influenzate, oltre che dal nostro Sistema Sensoriale-Percettivo e dalla nostra Lingua Madre, soprattutto dal tipo di RELAZIONI che instauriamo all'interno della Famiglia, poi con gli Amici, a Scuola, sul Lavoro, con il Partner, ecc... Le Mappe nel tempo tendono a fissarsi e ad irrigidirsi in SCRIPT e SCHEMI MENTALI abitudinari reiterati inconsapevolmente a causa della MEMORIA accumulata nel tempo e della CONOSCENZA pregressa che obbliga.
Tutto è bene finché le cose vanno bene, ossia fino a quando le Mappe che abbiamo elaborato nei confronti del Territorio si dimostrano funzionali e adeguate nei confronti degli OBIETTIVI ESISTENZIALI (alla cui base vi sono Idee, Credenze, Valori, Convinzioni, Scopi, Progetti e Aspettative sul Mondo) che ci siamo prefissati, il problema sorge quando ci accorgiamo, spesso con un misto di rabbia e sofferenza, che quelle Mappe, rimaste immutate nel Tempo sotto il dominio dell'ESSERE, non rappresentano più il Territorio che è in costante mutamento sotto il dominio del DIVENIRE.
Noi siamo senza dubbio i migliori PROFETI DI NOI STESSI per cui, nel momento in cui continuiamo a RACCONTARCI DELLE STORIE a cui crediamo, non facciamo altro che convalidare ed avvalorare queste stesse storie, facendo sì che poi continuino ad avverarsi. A questo punto è necessario Pensare, o meglio RIPENSARE IL PROPRIO PENSIERO, ovvero dare vita ad un META-MODELLO che comprenda la formazione e la modalità con la quale ciascuno di noi ha strutturato le proprie Mappe in relazione al Territorio, al fine di Trasformarle, Ampliarle e Aumentare così le proprie PROSPETTIVE SULLA REALTA' e le proprie POSSIBILITA' DI SCELTA.
Gli incontri si svolgeranno presso l'Associazione Culturale ArteM, in Via Mameli n. 38 (Centro Direzionale Benelli), a Pesaro. Per informazioni e partecipare all'incontro: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - 346 13 83 883