03/12/2010 - Michelangelo Merisi detto il “CARAVAGGIO” (1571-1610)
Vissuto a cavallo tra il XVI e XVII sec, fu erede della tradizione cinquecentesca ma al tempo stesso aprì una nuova via all’arte. Un personaggio singolare, dalla vita dissoluta e sregolata, un ribelle, un emarginato, che ancora oggi desta interesse in seguito alla sua misteriosa morte. Ma Caravaggio fu prima di tutto un genio, colui che nel XVII secolo seppe creare un’arte nuova e straordinaria, che potremmo definire come “la trasfigurazione della sua vita, delle sue elevazioni e delle sue cadute. Il tema della sua pittura fu la realtà drammatica in cui vive l’uomo, espressa con un linguaggio coerente di cui luce e ombra sono i personaggi assoluti …”.
10/12/2010 - Michelangelo Buonarroti (1475-1564)
E’ oggi considerato come uno dei più grandi protagonisti del Rinascimento maturo italiano, e in generale uno dei più grandi geni della storia dell’Umanità. Maestro dalla forte personalità, fu scultore, pittore e architetto e lavorò tra Roma e Firenze per i più potenti committenti del periodo. Fu nell’insieme un artista geniale quanto irrequieto, la sua fu “una personalità dibattuta tra classicismo e la sua crisi, tra bellezza corporea, materia e spirito”. Le sue inquietudini spirituali e il fervore religioso, si riflettono infatti nel continuo crescendo sacro-drammatico del suo fare arte.
17/12/2010 - Francesco Borromini (1599-1667)
Grande architetto ticinese, vissuto tra il 1599 ed il 1667, fu uomo di assoluta originalità e libertà d’invenzione, tanto che i suoi lavori sembrano “gigantesche sculture in cui si assiste allo spettacolo barocco della metamorfosi della materia” . Fu descritto per il suo carattere molto intransigente e in un perenne atteggiamento di sfida. Oltraggiato dal successo professionale del Bernini, che ne sfruttò capacità e idee innovative, sottovalutato dietro le quinte, presto le amarezze e le delusioni del geniale architetto sfociarono in una frustrata depressione che lo portò alla morte suicida.
14/01/2011 - Vincent Van Gogh (1853-1890)
“Non saprei dire cos’è che mi chiude, mi imprigiona, sembra seppellirmi, ma ho una sensazione come di sbarre, di inferiate , di muri”. Questo è ciò che Vincent Van Gogh (1853-1890) scriveva al fratello Theo in una delle tante lettere a lui inviate nell’ultimo periodo della sua vita. Questo grande e universale artista seppe riversare nelle sue opere tutta la sua complessa interiorità, attraverso “una pienezza cromatica e un’intensità espressiva così diretta e piena di forza comunicativa, che sembrano rispecchiare la figura di uomo profondamente ferito dalla vita”. Il suo stato di perenne conflitto e tensione della ricerca, se non furono certo causa della malattia, contribuirono però a creare il terreno sul quale ebbe luogo la sua tragedia.
21/01/2011 - Gustav Klimt (1862-1918)- Egon Schiele (1890-1918)
Grande artista espressionista austriaco di primo Novecento, Egon Schiele (1890-1918) ha le sue basi nel clima simbolista della Secessione viennese e nell’arte di Gustav Klimt (1862-1918) che divenne per lui un modello da venerare per tutta la vita. Infatti, invece di una rappresentazione naturalistica dei corpi e di una tecnica di pittura spaziale, fece propri i principi formali klimtiani, che avevano portato in primo piano l’erotismo e la figura del corpo della donna, contribuendo così a creare l’immagine di “femme fatale”che scandalizzò la buona società viennese. Schiele rappresentò se stesso in modo ossessivo negli autoritratti, in cui mise a frutto una continua sperimentazione della propria figura, mostrandosi come l’alienato, l’altro da sé, l’artista simbolo dello straniamento dell’individuo dalla società. Le sue opere, almeno quelle prodotte fino allo scoppio della Prima guerra mondiale, riflettono il suo stato d’animo secondo il quale “in tutto vi è una morte vivente”…
28/01/2011 - Jackson Pollock (1912-1956)
E’ il principale protagonista dell’Espressionismo astratto americano. Nelle sue grandi tele l’artista riesce a far corrispondere il proprio disagio esistenziale alle inquietudini del suo tempo. Scriveva infatti “L’arte moderna lavora per esprimere un mondo interiore … esprime l’energia, il movimento e altre forze interiori”. Sin dalle prime opere la sua arte si caratterizza per un uso libero ed espressivo del colore e successivamente il suo segno libero e carico di energia si espande sulla tela, annullando ogni distinzione fra figura e sfondo. Sarà il genio di Pollock ad inaugurare la tecnica del “dripping” trasformando il gesto stesso dell’artista nel vero protagonista dell’operA.
04/02/2011 - Jean – Michel Basquiat (1960 – 1988)
Uno stile nervoso, feroce ed energico ed una vita trascorsa facendo abuso di droghe, un successo immediato e bruciato in pochi anni, una morte precoce. Indiscusso protagonista della scena artistica americana degli anni Ottanta, Basquiat fu tra i pittori più geniali e dotati della sua generazione, portò in primo piano “la cultura dei neri d’America, i contrasti, le ipocrisie e le contraddizioni di una società avvertita come avversa”. E’ stato uno dei più importanti esponenti del graffitismo americano, riuscendo a portare questo movimento dalle strade metropolitane alle gallerie d'arte di tutto il mondo.
Sarà possibile prenotare la propria presenza alle lezioni CONTATTANDOCI . Per accedere agli incontri occorrerà versare € 7,00 singolarmente per ogni lezione oppure € 45,00 per tutte e 7 le lezioni in programma. Inoltre, ai non associati sarà richiesta l’iscrizione annuale all’associazione ArteM di € 20,00.