La materia pittorica, morbida e diffusa, definisce e dilata lo spazio pittorico e le forme interne all’opera, grazie all’uso sapiente del colore e lo studio attento della composizione. I soggetti studiati dall’artista sono in prevalenza uova, mele, marionette, uomini e donne che trasmutano le loro forme reali attraverso il colore e il rigore compositivo, in altre forme sospese e avvolte di luce cariche di molte valenze.
In questa frase di Casorati si può chiaramente cogliere l’interesse dell’artista per un mondo intimo, lirico, lontano dal dinamismo delle moderne avanguardie come il Futurismo. L’artista sostiene che gli oggetti più umili sono soggetti interessanti perché “parlano un muto linguaggio, con l’espressione intensa di gioia e di dolore che da essi emana.”, e confessa: “Quanta poesia nelle cose immobili!”.
Casorati ha tuttavia subito l’influenza di movimenti quali il simbolismo nelle opere giovanili e successivamente del neoclassicismo e del Realismo magico nelle opere degli anni cinquanta, pur mantenendo sempre un forte legame con la tradizione pittorica italiana e della specifica qualità pittorica e spaziale che da essa deriva.
La pittura di Casorati ci invita all’interno di un mondo silenzioso e intimo dove lo spettatore si trova a condividerne le atmosfere sospese, allontanandosi dal tempo reale ed immergendosi in un altro tempo lirico ed altero, colmo di grazia e di luce.